
Molti settori industriali, tra cui il nostro, sono chiamati a fare la propria parte per contrastare il cambiamento climatico e a lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica, fissato al 2050. Buzzi Unicem, in linea con quanto stabilito dell'associazione europea dei produttori di cemento (Cembureau), ha abbracciato una delle sfide più grandi del secolo, forte del know-how tecnico che ne contraddistingue i progetti.
Le emissioni Scope 1 sono emissioni dirette provenienti da fonti di proprietà o controllate dall'azienda. Nel processo di produzione del cemento la maggior parte della CO2 è generata durante la produzione del clinker, il costituente base del cemento. Due sono le fonti principali: la combustione e il processo di decarbonatazione delle materie prime.
Le emissioni Scope 2 sono emissioni associate all'energia elettrica acquistata e consumata, nel nostro caso, per la produzione di cemento. Sono definite “indirette” perché non avvengono in cementeria.
Le emissioni Scope 3 sono una conseguenza delle attività dell'azienda, ma provengono da fonti non possedute o controllate da essa e, quindi, sono emissioni “indirette”. Per la produzione di cemento, lo Scope 3 include ad esempio le emissioni di CO2 derivanti dalle attività legate ai trasporti e all'estrazione e produzione di materiali e combustibili acquistati.